Bustine di droga con Amy Winehouse, inconsapevole testimone

L’idea è venuta ad una banda di trafficanti di droga di Rio de Janeiro, utilizzare i volti di personaggi famosi (e più o meno amati dal pubblico) per incrementare le vendite della loro merce. Questa volta è toccata ad Emy Winehouse. L’immagine della cantante, morta a 27 anni nella sua casa di Londra il 23 luglio scorso, compare sulle dosi di cocaina vendute tra i 10 e i 25 real (4,50 e 11 euro). La scoperta è stata fatta dalla Polizia di Rio de Janeiro durante un controllo nel quartiere di Manguinhos, a nord della città. Un altro (inconsapevole) testimone fu Osama Bin Laden, capo di Al-Qaida, il cui volto appariva sulle bustine di crack e marijuana.

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Dieci anni fa, il giorno che entrò nella storia

Sono passati dieci anni da quel 12 luglio 2001, giorno che rimarrà negli annali della storia. Quel giorno viene ricordato per una feroce guerriglia urbana e per cariche della polizia e carabinieri, che pochi dimenticheranno. Fu definita come “macelleria messicana”. Due parole che fanno tornare alla mente Genova ed il G8. Mentre i grandi della terra discutevano in un palazzo super-blindato, fuori il caos, con manifestanti da una parte, “Black Block” da un’altra e forze dell’ordine in assetto da guerra. Ci scappò il morto, Carlo Giuliano, un ragazzotto di 23 anni che manifestava. Siamo in Piazza Alimonda. L’immagine che molti ricorderanno è quella di lui davanti al defender dei carabinieri, canotta bianca indosso ed estintore in mano. Il colpo partì dal militare Mario Placanica. Giuliano cadde a terra trascinato dal peso dello stesso estintore e la camionetta passò due volte sul suo corpo. La morte del giovane diede il via a quella che fu definita “macelleria messicana”, l’irruzione nella scuola di via Diaz, con pestaggi a sangue, arresti e tutto quello che ne conseguì.

foto (c) ansa.it

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Brunetta e l’Italia dei precari

Il Ministro del… (nemmeno mi ricordo) Brunetta, dice che i precari sono la peggio Italia. E’ una frase intelligente, degna di chi è pagato decine di migliaia di euro al mese non per regalarci queste perle di saggezza. Il ministro dimentica, però, che i precari esistono per colpa delle leggi e dei decreti di qualsivoglia colore politico. E’ la legge che autorizza le aziende a farci lavorare come precari. Saremmo pure la peggio Italia, ma mandiamo avanti il Paese lavorando, anche quando gli altri “fissi” sono al mare ad abbronzarsi o a casa. Nemmeno giudico le parole di Brunetta, tant’è che ho riso e ridacchiato quando le ho sentite; si è reso ridicolo in televisione, con battute degne del periodo “meno tasse per tutti, un milione di posti di lavoro”, tanto per citare due storici esempi di umorismo politico. Ancora una volta un ministro della Repubblica (ma non è l’unico, è in buona compagnia) ha perso una buona occasione per tacere.  Contento lui.

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E quorum sia…

Ce l’abbiamo fatta. In tutti i referendum il quorum del 50% + 1 elettore è stato raggiunto ed ampiamente superato. Ringraziamo quell’anomimo elettore che ha permesso il raggiungimento del minimo dei votanti.
I referendum erano quattro (non li elencheremo, ormai se ne è parlato a sufficienza). I dati provvisori delle 21:53(83… [numero variabile da referendum a referendum]) parlano di percentuali variabili tra il 94.58% della scheda grigia (nucleare) ed il 96.19% (acqua pubblica). Numeri a parte è un grande segno, significa che gli italiani possono ancora esprimere le proprie idee e che il governo è obbligato a rispettarle. Segno che c’è chi è stufo di quello che succede… segno che qualcosa può cambiare, basta volerlo.

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Vinceremo! Ma hanno perso (almeno questo giro)

Primo turno di campagna elettorale finito. Archiviati i comizi, gettati al macero cartelli e cartelloni, è ora di fare un resoconto su quello che è successo. La partita elettorale è finita 1-0, palla al centro perchè tra 12 giorni si andrà al ballottaggio, come è successo a Milano, per citare una città su tutte, dove Moratti e Pisapia si contenderanno la poltrona di primo cittadino. La vittoria (che non c’è stata) della Moratti al primo turno era data da molti per scontata, ma il suo scivolone sui presunti passati dell’avversarsio del centro-sinistra per molti è stata la causa della sua sconfitta. Buoni i risultati del “Movimento a 5 stelle”, un po’ in tutte le città dove si sono candidati. Non proprio soddisfacenti i risultati ottenuti dalla Lega, anche dove è corsa da sola.

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Ma le leggi sono fatte per il popolo?

Oggi mi viene da fare una riflessione. Abbiamo tante leggi in Italia, più o meno complicate da capire, più o meno comiche alla lettura, ma mi chiedo se davvero servano a difendere il popolo, quello ai bassi livelli (che ai piani alti ci pensano loro) o se siano solo funzionali nelle parti riguardo ai doveri e basta. Ho, infatti, un diritto sacrosanto, sancito anche dalla Costituzione, e confermato pure da atti notarili e documenti ufficiali di un Tribunale, quello della proprietà, mi sono rivolto alle forze dell’ordine, senza avere ottenuto un minimo di soddisfazione. Tutto come prima. Ho un bene, la legge mi autorizza ad usarlo e dice che è mio, lo sta usando un’altra persona (davanti ai miei occhi) e nessuno fa nulla. Ci pago pure le tasse (e puntualmente, altrimenti scatterebbe un’altra legge che mi sequestrerebbe pane e companatico). A che servono tutte queste leggi? Sono davvero fatte per il popolo?

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