La storica leader del movimento gay e presidente di “Di Gay Project” si ritiene offesa dalla sceneggiata creata dai protagonisti dell’incredibile tresca, che avrebbe qualche effetto sull’immaginario della comunità lgbt. «La vicenda delle confessioni di Lele Mora che avrebbe avuto una relazione omosessuale con Fabrizio Corona e le dichiarazioni di oggi di Nina Moric sono un piatto prelibato per un mercato che alimenta un’immagine ‘marchettara’ o da commedia di terz’ordine delle relazioni omosessuali», afferma Imma Battaglia, la quale prosegue affermando «Un’immagine –prosegue l’attivista per i diritti lgbt – che rischia di contaminare ancora una volta nell’immaginario popolare le relazioni gay facendole apparire per quello che non sono nella stragrande maggioranza delle nostre vite». Ora l’ultima parola spetta ai protagonisti. Corona, intervistato da Striscia la notizia, ha smentito la sua omosessualità, affermando “sono su tutti i quotidiani italiani per una notizia che non è una notizia. Qual è il reato che scandalizza l’Italia? Che uno è omosessuale?”
foto (c) wuz.it
Il papà dei sorcini, come sono amichevolmente chiamati i suoi fan, festeggia 60 anni. Non è un compleanno ma, come lui stesso lo ha definito, il tagliando dei 60 anni. Per la festa ha scelto Piazza di Siena a Roma, eseguendo un pezzo chiamato come la città eterna. Ha rispolverato la sua bizzarria vestendo abiti dai colori ed accostamenti bizzarri. A festeggiare con lui amici e parenti e dodicimila sorcini ed ex sorcini. Festa breve, solo una trentina i pezzi eseguiti poichè il concerto doveva terminare alle 23.30, orario perentorio viste le precedenti polemiche sull’uso della piazza. Eseguiti i pezzi storici di Zero, da “mi vendo” a “triangolo”, sino alla conclusione con “i migliori anni della nostra vita” ed “il cielo”. Ad accompagnarlo amici musicisti ed attori, da Monica Guerritore a Mario Biondi, a Ron, che hanno duettato i successi dell’ultimo album di Renato Zero “Presente”, che ha venduto sin’ora 300 mila copie. La festa va avanti sino al 9 ottobre con altri 7 concerti ed ospiti di tutto rispetto.
Si è spento ieri all’età di 88 anni il regista Arthur Penn, famoso per aver diretto una quindicina di successi, tra i quali si ricorda “Anna dei Miracoli”, storiadel rapporto tra una bambina cieca e sordomuta dalla nascita e la sua insegnante che riesce a farla passare da uno stato animale a uno umano. Fu un grande successo, nonostante il maestro odiasse la pellicola. Penn fu anche sostenitore, docente, presidente nel ’95, dell’Actor’s Studio, convinto che gli interpreti devono essere preparati e coscienziosi oltre che belli. Era figlio di ebrei russi immigrati a Filadelfia e fratello minore del fotografo Irving Penn, allievo per due anni (dopo aver combattuto nella Seconda guerra mondiale) delle Università di Perugia e di Firenze, amante della letteratura (molti suoi film sono tratti da romanzi), debuttante a teatro e in televisione. Regista di attori, si diceva, perché riteneva centrale il corpo degli interpreti, perché aveva diretto le star più brave e affascinanti: Brando, certo, e Paul Newman in Furia selvaggia, Robert Redford, Warren Beatty, Gene Hackman, Robert Duvall, Matt Dillon.
Microsoft ha annunciato di voler chiudere la propria piattaforma di “Micro blogging” “Live Spaces” e che, in seguito ad un accordo con WordPress.com, i suoi 30 milioni di utenti passaranno alla piattaforma Automattic. Windows Live Space allo stato attuale è “[…] un servizio di blogging poco concorrenziale, (per cui) abbiamo deciso che la cosa migliore è di dare ai nostri utenti una grande soluzione attraverso la piattaforma di blogging WordPress.com”, come affermato dal direttore di prodotto Dharmesh Mehta.
Commenti recenti