Ior sotto inchiesta. Sequestrati 23 milioni, indagati i vertici

Ancora problemi giudiziari per la banca vaticana. Ad essere indagati due alti responsabili, il presidente Ettore Gotti Tedeschi ed il direttore generale Paolo Cipriani. L’accusa parla di omissioni legate alla violazione delle norme antiriciclaggio. Il gip Maria Teresa Covatta ha accolto le richieste del procuratore aggiunto Nello Rossi e del sostituto Stefano Rocco Fava. L’azione penale è partita da una segnalazione dell’Unità informazioni finanziarie (Uif) che il 15 settembre scorso aveva disposto la sospensione per cinque giorni di due operazioni disposte dallo Ior sul conto aperto presso la sede romana del Credito Artigiano, perchè ritenute molto sospette: Si tratta della movimentazione di 20 milioni di euro, destinati all’istituto di credito tedesco J.P. Morgan Frankfurt e di altri tre milioni destinati alla Banca del Fucino.
Ior è l’acronimo di “Istituto Opere di Religione” ma è più comunemente conosciuto come Banca Vaticana. Più volte è stato al centro della cronaca per gli innumerevoli scandali, finanziari e non, in cui è stato coinvolto. Come non dimenticare l’ affare Sindona ed il crack del Banco Ambrosiano (si ricorderà il banchiere Roberto Calvi, detto “il banchiere di Dio”). Il suo presidente, Ettore Gotti Tedeschi, classe 1945, ha iniziato la sua carriera cimentandosi nella strategia industriale e finanziaria, distinguendosi però nella finanza. E’ considerato vicino al segretario di Stato Tarcisio Bertone e all’Opus Dei; pare sia stato l’ispiratore dell’enciclica economica di papa Ratzinger. Lo Ior ha sede nel torrione di Niccolo’ V, addossato al palazzo di Sisto V, e conta 130 dipendenti, un patrimonio stimato di 5 miliardi di euro, e 44 mila conti correnti riservati solo ai dipendenti vaticani. Gli interessi medi annui arrivano fino al 12% e, non esistendo tasse all’interno dello Stato vaticano, si tratta di rendimenti netti. I clienti sono riconosciuti solo attraverso un codice, non si rilasciano ricevute, non esistono libretti di assegni intestati allo Ior e tutti i passaggi di denaro avvengono tramite bonifici. Alla notizia dell’apertura delle indagini, le gerarchie vaticane hanno risposto con una nota di sostegno ai vertici dell’istituto finanziario: “La Santa Sede – si legge – manifesta perplessità e meraviglia per l’iniziativa della Procura di Roma” esprimendo “la massima fiducia nel presidente e nel direttore generale dello Ior”; la Segreteria di Stato ricorda “la chiara volonta’, più volte manifestata da parte delle autorita’ della Santa Sede, di piena trasparenza per quanto riguarda le operazioni finanziarie dell’Istituto per le Opere di Religione”.

Si può vivere in questo mondo senza preoccuparsi del denaro? Non si può dirigere la Chiesa con le Avemarie”
(Monsignor Paul Marcinkus, presidente dello IOR)

“Non potete servire contemporaneamente Dio e Mammona”
(Gesù, Vangeli di Matteo 6,24 e Luca 16,13)

foto (c) messinacity.com

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