Un noir poliziesco ambientato all’epoca del fascismo

«Certe volte mi chiedo perché ho scelto di fare il poliziotto». Così Carruezzo sulla sua professione «E sa cosa mi rispondo, Serra? Che non c’è un perché per il semplice fatto che non sono io che ho scelto».

Sullo sfondo di un’Italia in pieno fascismo, corre l’anno 1934 due poliziotti Eupremio Carruezzo e Luciano Serra, funzionari della Divisione Affari Riservati, conducono l’inchiesta sull’assasinio di un ustacia rinvenuto cadavere nel suo appartamento romano. Un giallo che coinvolgerà i due in una rete di intrighi internazionali che li porterà fino a Parigi, Barcellona e, poi,  Marsiglia. L’ultima fatica letteraria di Luciano Marrocu, Il caso del croato morto ucciso Baldini Castoldi Dalai Editore, si inserisce nel filone del noir poliziesco, ma raffinato e che strizza l’occhio al romanzo storico.
Marrocu, docente di Storia contemporanea all’Università di Cagliari ha una spiccata abilità nel tessere le file di un racconto che si snoda tra fantasia e realtà, ottima lettura sia per coloro che amano il genere “giallo poliziesco” sia per coloro che amano gli scritti a carattere storico.

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